Il bonus mobili è disponibile anche nel 2025, confermandosi come un’opportunità concreta per chi intende arredare o rinnovare la propria abitazione a seguito di lavori di ristrutturazione. Si tratta di un incentivo fiscale che consente di recuperare una parte rilevante delle spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica.
Introdotto per la prima volta nel 2013 e prorogato in più occasioni, il bonus rappresenta una delle agevolazioni più apprezzate e utilizzate dai contribuenti italiani. Con la Legge di Bilancio 2025 è arrivata la conferma ufficiale, accompagnata da alcune precisazioni e aggiornamenti sui limiti di spesa ammessi.
In cosa consiste il bonus mobili?
Il bonus mobili consiste in una detrazione Irpef del 50% sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione edilizia. La detrazione viene calcolata su un importo massimo di spesa, suddivisa in dieci quote annuali di pari importo. L’agevolazione è legata esclusivamente a opere di ristrutturazione iniziate in un preciso periodo di tempo e solo sulle spese sostenute successivamente all’avvio dei lavori. È importante evidenziare che il bonus non consiste in uno sconto immediato sul prezzo di acquisto, bensì in una detrazione d’imposta da utilizzare in sede di dichiarazione dei redditi.
Quali mobili ed elettrodomestici si possono acquistare con il bonus mobili?
Tra i beni ammessi ci sono diversi tipi di arredi e grandi elettrodomestici. Per quanto riguarda i mobili, sono compresi letti, armadi, cassettiere, librerie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, materassi, lampade e apparecchi di illuminazione. Sono invece escluse porte, pavimentazioni (come il parquet) e tende.
Per quanto riguarda gli elettrodomestici, il bonus copre l’acquisto dei seguenti apparecchi, a condizione che siano nuovi e rispettino le classi energetiche minime previste:
Frigoriferi e congelatori: classe energetica non inferiore alla E
Lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie: classe energetica non inferiore alla E
Forni: classe energetica non inferiore alla A
Piani cottura elettrici
Apparecchi di riscaldamento elettrico
È importante conservare le etichette energetiche e le schede tecniche dei prodotti acquistati, in quanto potrebbero essere richieste in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Quali agevolazioni prevede il Bonus mobili 2025?
Come anticipato, il Bonus Mobili 2025 prevede una detrazione Irpef pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici fino a un tetto massimo di 5.000 euro per ogni immobile ristrutturato. Ne consegue che si potrà ottenere un risparmio massimo di 2.500 euro da recuperare in dieci anni tramite la dichiarazione dei redditi.
È importante notare che il limite di spesa si riferisce alla singola unità abitativa e non al contribuente: ciò significa che il tetto rimarrà invariato anche in presenza di più intestatari. Rispetto agli anni precedenti, il limite tetto è stato progressivamente ridotto: 8.000 euro nel 2023, 5.000 euro nel 2024 e nel 2025.
Chi può accedere al Bonus Mobili?
Per accedere al bonus mobili 2025 è necessario effettuare una ristrutturazione edilizia riconosciuta dalle normative. Sono validi interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia vera e propria, o interventi su parti comuni di edifici residenziali (condomini). La data di inizio lavori deve precedere quella di acquisto dei beni. Non saranno invece considerati idonei interventi di manutenzione ordinaria, se effettuati su singole unità immobiliari (come tinteggiature o sostituzioni di pavimenti).
Posso accedere al Bonus Mobili senza ristrutturazione?
No, il bonus mobili ed elettrodomestici non è accessibile senza aver prima avviato una ristrutturazione edilizia certificata e documentata. Si tratta di un requisito imprescindibile: la normativa stabilisce che l’acquisto dei beni deve essere collegato a lavori di ristrutturazione avviati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto.
Va però chiarito che nel 2025 esiste anche un’altra misura: il nuovo bonus elettrodomestici introdotto con la Legge di Bilancio. A differenza del bonus mobili, questo incentivo non richiede l’avvio di lavori edilizi e consiste in un contributo diretto, sotto forma di rimborso una tantum. L’accesso al beneficio è però legato all’ISEE del nucleo familiare, che determina l’importo massimo ottenibile.
Quando può essere effettuato l’acquisto per usufruire del Bonus Mobili?
L’acquisto di beni deve essere successivo alla data di inizio dei lavori di ristrutturazione. È irrilevante che la ristrutturazione sia terminata al momento dell’acquisto: ciò che conta è che i lavori siano stati iniziati. Se i lavori sono ad esempio cominciati il 1° marzo 2025, gli acquisti effettuati dal 2 marzo in poi saranno validi per accedere al bonus.
Non vi sono termini di tempo specifici per la durata dell’intervallo tra inizio lavori e acquisto, ma è consigliabile che il legame tra i due momenti sia chiaramente dimostrabile, anche ai fini di un eventuale controllo dell’Agenzia delle Entrate.
Bonus Mobili 2025, come effettuare il pagamento?
Per non perdere il diritto all’agevolazione, è essenziale che i pagamenti vengano effettuati con strumenti tracciabili. Sono ammessi bonifici bancari o postali (ordinari, non necessariamente parlanti), carte di credito o debito. Non sono ammessi pagamenti in contanti, assegni bancari o altri metodi non tracciabili.
In caso di bonifico ordinario, non è obbligatorio indicare la causale specifica come per il bonus ristrutturazioni, purché la prova del pagamento sia completa e conservabile. Tutte le ricevute di pagamento, le fatture e la documentazione tecnica degli elettrodomestici o dei beni acquistati dovranno essere scrupolosamente conservate, dovendo riportare ogni singola spesa in fase di dichiarazione dei redditi.
Fonte Immobiliare.it